Il quartiere Tiergarten prende il nome dal grande parco Tiergarten, il polmone verde di Berlino.
Il viale des 17. Juni attraversa completamente il parco fino alla Siegessaule, la colonna della vittoria. Oggi il Tiergarten è il quartiere simbolo del rinnovamento e della modernità di Berlino.
Il parco è la parte principale del quartiere Tiergarten: di giorno è molto animata e frequentata dai berlinesi che amano fare sport, rilassarsi e fare picnic tra i suoi viali e i suoi giardini. Fino alla metà del XIX secolo era la residenza di caccia dell’elettore, al suo intero si trova la famosa Siegessaule, la statua simbolo di Berlino.
Nel centro di Berlino, tra la Porta di Brandeburgo e piazza Potsdamer Platz, presso il nuovo Parlamento, si trova il Monumento agli ebrei vittime dell’Olocausto in Europa.
Il suggestivo monumento è stato realizzato dall’architetto Peter Eisenmann nel 2005 in ricordo delle sei milioni di vittime della seconda guerra mondiale.
Su una immensa spianata sorgono 2.711 blocchi di cemento di diverse altezze e dimensioni, un labirinto di stretti corridoi.
All’ingresso dell’Holocaust-Mahnmal, come lo chiamano i tedeschi, c’è il “Luogo dell’informazione”: quattro sale che formano un emozionante percorso lungo il quale si trovano lettere, diari, disegni, cartoline, nomi e storie di famiglie.
Il memoriale è accessibile anche di notte, mentre la mostra è chiusa il lunedì. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale.
Il Kulturforum è un complesso di edifici modernisti ognuno dei quali adibito ad un preciso scopo: musei, istituzioni, uffici. Insieme all’isola dei musei, è uno dei centri artistici più importanti di Berlino.
Gli edifici del Kulturforum sono costruiti con uno stile innovativo e modernista: alcuni di essi sono simili tra loro, soprattutto quelli progettati dall’architetto di Brema Hans Scharoun, mentre altri hanno uno stile unico, è il caso della Neue Nationalgalerie progettata da Mies van der Rohe.
Fanno parte del Kulturforum:
Dopo la Seconda Guerra Mondiale il patrimonio artistico di Berlino rimasto intatto si trovò diviso tra le parti Est e Ovest della città. Wolf-Dieter Dube, l’allora direttore generale dei musei statali di Berlino, decise di riunire tutte le collezioni d’arte di Berlino Ovest in un unico luogo, in quello che divenne il Kulturforum, la risposta modernista all’Isola dei Musei.
Fu costruito tra gli anni ’50 e gli anni ’60 del secolo scorso, in quella che oggi è la zona che circonda Potsdamer Platz, dopo che gran parte del patrimonio culturale andò perso a causa della costruzione del muro.
Il completamento del complesso tuttavia si ebbe solamente nel 1998, quando venne aperta la Gemaldegalerie, i cui lavori ebbero un costo di circa 125 milioni di euro.
La Neue Nationalgalerie, ossia la Nuova Galleria Nazionale, è considerata il tempio dell’arte moderna. L’edificio in stile Bahaus è totalmente in vetro con un tetto piano sorretto da otto supporti, ed aprì nel 1968. Sebbene dall’esterno sembri molto grande, lo spazio interno è di poco più di 2500 metri quadri e permette l’esposizione soltanto di una piccola parte dell’intera collezione; per questo motivo a intervalli regolari le opere in mostra vengono sostituite.
La collezione comprende capolavori dell’arte del ventesimo secolo, tra cui opere di cubismo, espressionismo e surrealismo. Vi si trovano lavori di artisti come Picasso, Mirò, Kandinsky e Newman. La terrazza della Neue Nationalgalerie è l’ambiente ideale per l’esposizione di sculture: tra quelle permanentemente installate vanno citate Gudari di Eduardo Chillida, Polis di Joannis Avramidis e la scultura in metallo Vier Vierecke im Geviert di George Rickey.
Nel moderno complesso Sony Center si trova la Filmhaus che racchiude il cinema d’arte e d’essai Arsenal, una scuola di cinema e il museo del cinema. Nel Filmmuseum si intraprende un viaggio alla scoperta dei primi effetti speciali inventati dagli espressionisti tedeschi e dei segreti dei primi grandi classici tedeschi come Nosferatu, Il gabinetto del Dott. Caligari e L’Angelo azzurro. Una grande sala è dedicata all’attrice Marlene Dietrich e ai suoi costumi di scena. Proseguendo il percorso si arriva al cinema durante il periodo nazista e a quello del dopoguerra: da Sissi alla serie televisiva Derrick, passando per L’onore perduto di Caterina Blum, Il tamburo di latte e La tempesta perfetta.
Fa parte del complesso museale Kulturforum.
Nella Filmhaus, durante il mese di gennaio, si svolge il famoso Festival del cinema di Berlino e la consegna dell’Orso d’Oro, che richiamano nella città, oltre a numerose star del cinema, anche gli appassionati di tutta Europa.
La mostra dedicata alla famosa attrice Marlene Dietrich vanta una collezione di abiti, fotografie, lettere, poster e locandine dei suoi film.
La mostra dedicata al film di propaganda nazista Olympia svela gli antichi trucchi cinematografici usati dal regista Leni Riefenstahl.
Ai due film tedeschi più famosi degli anni venti sono dedicate due mostre che includono i costumi, i modelli e le scenografie, come quella dello studio del Dott. Caligari, un capolavoro del cinema espressionista.
La mostra dedicata agli effetti speciali vi porta alla scoperta dei trucchi cinematografici: da quelli degli anni venti alle animazioni digitali.
Tre mostre sono dedicate alla storia dei film tedeschi: dal cinema durante il regime nazista al cinema del dopoguerra, dalle testimonianze degli attori e dei registi costretti ad emigrare al successo delle star sia della Germania dell’Ovest che dell’Est.
Dove poteva trovare casa il museo della Bauhaus, la scuola di architettura, arte e design che operò a Berlino nei primi anni 30 dopo l’esperienza di Weimer e Dessau, se non in uno splendido edificio costruito secondo il progetto del suo fondatore Walter Gropius?
Sulla Klingelhöferstraße, al numero 14 ,nel quartiere Tiergarten lungo il Landwehrkanal, è conservata la collezione più completa di una delle più importanti scuole di architettura.
Dalla lampada Bauhaus, alla sedia Wassily, sono oltre 250 gli oggetti che furono pensati per la casa e l’ufficio. In esposizione prototipi pensati per la produzione su scala industriale, dipinti, disegni e sculture. Non solo, sono ben 26 mila le opere, tra cataloghi, riviste, manoscritti e libri, ospitati nella biblioteca. Nel museo ci sono esposizioni temporanee di grandi artisti come Kandinskij, Klee e Schlemmer, e un bookshop davvero interessante.
Il Museo di Storia della Medicina – Medizinhistorisches Museum in tedesco – è un’istituzione della clinica universitaria Charité di Berlino. Il museo propone una collezione di anatomia umana, fondata dal patologo berlinese Rudolf Virchow, il padre della moderna anatomo-patologia, che ripercorre la storia della medicina come disciplina scientifica alle sue origini alle più moderne discipline.
La mostra è di grande interesse medico-scientifico: oltre a rari pezzi anatomici, vi sono anche libri, microscopi, strumenti medicali e modelli. Tra gli intenti del museo c’è anche quello di sottolineare il connubio tra medicina e arte, tra patologia e mitologia e tra medicina e industria.
Nota: l’ingresso è vietato ai minori di 16 anni.
Altra meta che viene presa d’assalto dai turisti situata all’interno del Kulturforum è il Museo degli Strumenti Musicali, concepito da Hans Scharum. Al suo interno è in mostra una collezione di oltre 750 strumenti che vanno dal XVI secolo al giorno d’oggi, tra cui uno Stradivari del XVIII secolo e una collezione di pianoforti e di clavicembali.
Un’esperienza molto bella da fare all’interno di questo museo è quella di partecipare alla visita guidata dell’organo di Wurlitzer, che veniva utilizzato in concerti speciali o anche in occasione dei film muti.
Il giovedi dalle 18 l’ingresso è gratuito. Fa parte del complesso museale Kulturforum.
Ovviamente tra tutti questi musei non poteva mancare la Biblioteca Nazionale (in tedesco Staatsbibliothek zu Berlin, colloqualmente Stabi), che fu edificata tra il 1967 e il 1978. Si trova proprio di fianco alla Philharmonie e le collezioni di libri che si trovano al suo interno sono molto antiche. Il progetto è dell’architetto Hans Scharoun e l’intera costruzione è dedicata al presidente federale Walter Scheel.
L’altra sede della Biblioteca nazionale, che ospita diverse altre collezioni, è situata lungo il viale Unter den Linden.
Il Kupferstichkabinett, o Gabinetto delle stampe, è un museo della stampa in cui sono in mostra oltre 500 mila stampe e oltre 100 mila lavori su carta, tra cui disegni, pastelli, acquerelli e schizzi a olio, risalenti ad un periodo che va dal XV al XX secolo.
Il museo fu fondato nel 1831 e inizialmente consisteva in una collezione di disegni e acquerelli acquisita da Federico Guglielmo I; la collezione crebbe rapidamente attraverso gli anni successivi con l’aggiunta di lavori risalenti al Medioevo e al Rinascimento, comprese le illustrazioni della Divina Commedia di Dante opera di Sandro Botticelli.
Il Museo delle arti decorative, o Kunstgewerbemuseum, fu fondato nel 1868 e chiamato così nel 1879. Durante la Seconda Guerra Mondiale parte della sua collezione andò distrutta e gli elementi rimanenti vennero divisi tra Berlino Est e Berlino Ovest: la collezione della parte Ovest fu ospitata all’interno del palazzo di Charlottenburg e spostata qui soltanto nel 1985.
Al suo interno sono rappresentati alcuni pezzi di arte europea e bizantina, dal medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri. Si possono ammirare pezzi di grande effetto come capi d’abbigliamento, antichi gioielli, costumi, tappezzeria e oggetti d’arredamento che documentano il cambiamento dello stile avvenuto durante i secoli.
Vi è una collezione molto importante di oggetti risalenti al periodo della Tarda Antichità e del Medioevo, tra cui numerosi reliquiari d’oro. Il rinascimento è invece rappresentato con argenteria e sculture in bronzo, oltre a vetri di Murano e maioliche italiane, mentre l’era barocca è messa in mostra con ceramiche di Delft e porcellana europea.
Il Castello di Bellevue, costruito nel 1785 per il principe Ferdinando, è la residenza ufficiale del presidente della Repubblica. Accanto al castello, gli uffici della presidenza federale si trovano all’interno di un edificio ovale, chiamato “l’uovo” dai berlinesi.
Presso la Kongresshalle c’è una grande torre nera dalla quale si tengono quotidianamente, dalle 12 alle 18, grandi concerti di campane.
In ricordo dei primi carri armati russi entrati a Berlino nel 1945 e della conseguente fine del nazismo, è stato eretto questo significativo monumento in Strasse des 17. Juni.
Di seguito una selezione dei migliori alloggi nel quartiere di Tiergarten.
Di seguito un elenco di ristoranti, caffè e birrerie consigliati per mangiare e bere a Tiergarten.
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